Sarà presente anche lo storico Renato Covino, dell’Università di Perugia, martedì 22 ottobre 2019, alle ore 16.30, presso la sede dell’Archivio di Stato di Rieti in occasione della presentazione alle autorità e ai cittadini del libro a cura di Giuseppe Manzo “I giovani e la Memoria” di Funambolo Edizioni. Il Direttore dell’Archivio, Roberto Lorenzetti, ospiterà per l’occasione, con l’autore e l’editore, rappresentanti nazionali di ANPI e CGIL e il dirigente reatino dell’Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Lorenzini.
La memoria è il patrimonio sul quale costruire il futuro dei nostri figli è la tesi del libro. La memoria ci aiuta a evitare che il passato possa ripetersi, hanno sostenuto molti superstiti della Shoah e ripetuto gli studenti nelle loro opere originali che sono state premiate. Il dovere della memoria nasce quando si comprende l’importanza di ricordare per far sì che le stragi di ebrei, zingari, omosessuali e oppositori politici e gli eccidi di civili inermi, partigiani e antifascisti, crimini contro l’umanità compiuti dai nazisti durante la seconda guerra mondiale in Europa.
Il libro nasce dall’esigenza di raccontare e condividere con i lettori il lavoro fatto dagli studenti delle scuole di Rieti e della provincia, in occasione della prima edizione del concorso “I Giovani e la Memoria” dell’anno scolastico 2018-2019, che rappresentò un evento culturale non solo per le scuole ma anche per il territorio.
La partecipazione al concorso richiedeva agli studenti la realizzazione di opere originali consistenti in racconti, audiovisivi o sceneggiature teatrali, che fossero frutto di un’indagine storica sui fatti accaduti a Rieti e provincia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la successiva occupazione del nostro territorio da parte delle truppe tedesche. Il Concorso aveva l’obiettivo di favorire nei giovani studenti, con il supporto dei docenti, un’azione di recupero della memoria storica, non solo con ricerche tradizionali, ma soprattutto con indagini sul campo e interviste agli “ultimi” testimoni.
Il primo capitolo del libro “I Giovani e la Memoria” affronta il tema del dovere della memoria attraverso le testimonianze degli ultimi superstiti testimoni della deportazione nei campi di concentramento, Primo Levi, Sami Modiano, Liliana Segre, Umberto Terracina. Sono rimasti in pochi a poter raccontare la tragedia dell’Olocausto: voci che parlano ai più giovani, che accompagnano i ragazzi in quei luoghi che hanno segnato la loro esistenza, che continuano a fare memoria attraverso la loro vita, nelle scuole, nelle piazze, ovunque li chiamino a portare la loro preziosa testimonianza.
Il secondo e il terzo capitolo raccontano la seconda guerra mondiale in Italia e la Resistenza in Sabina, che rappresentano il contesto storico nel quale le opere degli studenti si inseriscono dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla liberazione di Rieti del giugno 1944, nove terribili mesi vissuti dai reatini, come da tutti gli italiani, con sgomento e dolore.
Il quarto e il quinto capitolo sono dedicati alla storia del Campo di concentramento di Farfa ed ai libri che nel recente periodo hanno il merito di aver riportato alla luce la tragica vicenda di questo luogo della memoria. Il sesto capitolo presenta le scuole premiate e racconta le opere realizzate degli studenti.
Nel libro trovano spazio una settantina di immagini, alcune poesie di Ungaretti, Levi e Wiesel, il commento alle musiche e le parole delle canzoni scelte dagli studenti per accompagnare i filmati. Infine il racconto di episodi non molto conosciuti della seconda guerra mondiale. Il testo riporta le testimonianze di giornalisti e storici che con il loro lavoro hanno raccontato la seconda guerra mondiale, la Shoah e la Resistenza in tutto il paese e in particolare a Rieti e in Sabina.
Nel saggio hanno un ruolo centrale le donne che hanno fatto la Resistenza, tra esse una in particolare che non ebbe il tempo di combattere, ma che rappresenta un esempio di coraggio e di forza d’animo, Cleonice Tomassetti. Una reatina dal carattere forte che unisce con un filo rosso la provincia laziale di Rieti e quella piemontese di Verbania. “Una partigiana nell’animo”, come l’hanno opportunamente definita gli studenti, che morì sotto il fuoco dei tedeschi assieme a 41 partigiani, sulle sponde del lago Maggiore, in nome della “libertà per tutti”. Furono queste le sue ultime parole.
Il libro dona ai lettori un codice che permette la visione sullo smartphone, tablet o pc dei cinque filmati realizzati dagli studenti premiati. Nell’appendice del libro i lettori trovano i tre racconti e il copione teatrale realizzati, anche questi, dagli studenti premiati. Il testo sarà disponibile anche in formati idonei alle persone non vedenti e in formati idonei alle persone ipovedenti, in accordo con l’Unione Italiana Ciechi di Rieti. Sarà presto disponibile anche in formato audio. Il ricavato della vendita del libro permetterà di costituire un fondo per le borse di studio che saranno assegnate nel maggio 2020, a conclusione della seconda edizione del concorso.
“I Giovani e la Memoria” ha un taglio istituzionale che lo rende particolarmente adatto anche all’utilizzo didattico. Il libro è impreziosito da alcuni interventi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale va il merito di aver difeso e promosso, in particolare tra i giovani, il valore della memoria con la sua presenza e con le sue parole, in tutte le celebrazioni, in giro per il paese.